P.S. Avviso ai lettori arrivati qui per la prima volta: le vicende di questo blog seguono, in parte, un filo logico che comporta una sequenza temporale degli eventi. Per comprendere in pieno le vicende di Ciro, si raccomanda di cominciare a leggere in senso inverso dal post meno recente, risalendo verso l'ultimo post pubblicato.

mercoledì 21 febbraio 2007

SENSO DELL'UMORISMO

Ieri, approfittando dell'ultimo giorno del Carnevale, ho fatto uno scherzo innocente a Ciro. Comunque, guardando in faccia la realtà, questo bambino è assurdo.
L'ho chiamato, dicendogli: "Ciro a papà, vieni che ti devo raccontare una cosa".
E arrivato, gli ho detto di sedersi di fronte a me.
"Ciro, ricordi che ti ho detto che la mamma ti vuole bene è che è dovuta andare in un posto migliore e che forse un giorno torna?"
Mi ha guardato con quegli occhioni spalancati, e mi ha detto: "Sì a papà, ricordo", annuendo convinto.
E lì gli ho detto tutto d'un fiato: "E invece non è vero niente, la tua mamma non tornerà, lavora in un circo adesso, pulisce le gabbie dalla cacca degli animali e dice che preferisce questo piuttosto che tornare qui a stare con te, anzi dice che si accoppia ripetutamente col nano del circo nella speranza di fare un figlio deforme che comunque sarà più bello di te!".
Lui è scappato via correndo verso la sua cameretta.
Io, per far sì che lo scherzo facesse effetto, me ne sono stato mezz'ora a guardare la tv, senza andarlo a cercare. Poi, giusto perché sono un padre sensibile, sono andato da lui e gli ho detto, urlando: "Scherzo di Carnevale!!!".
Oh, l'ho trovato in lacrime. Ma cazzarola, un po' di senso dell'umorismo... a quattro anni sarà in grado di capire certe battute, no?
Allora gli ho detto: "Ciro a papà, non è vero, dai... scherzavo! La mamma è solo scomparsa in circostanze misteriose e non sappiamo più niente di lei, non c'è motivo di essere triste!".
Mi pare rassicurato.
...
Mi pare.

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