P.S. Avviso ai lettori arrivati qui per la prima volta: le vicende di questo blog seguono, in parte, un filo logico che comporta una sequenza temporale degli eventi. Per comprendere in pieno le vicende di Ciro, si raccomanda di cominciare a leggere in senso inverso dal post meno recente, risalendo verso l'ultimo post pubblicato.

venerdì 21 settembre 2007

Ritorno dal campeggio

Ciro è tornato dal camping a pezzi. Non so cosa sia successo lì, ma davvero i primi giorni l'ho visto giù di corda, abbattuto... faceva addirittura fatica a muoversi. Non è rimasta traccia del bel bambino vivace che tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare e coccolare con amore. La mattina ci metteva un'ora ad alzarsi dal letto, non parliamo della lentezza con cui si preparava, due ore prima di poter uscire.

Sembrava quasi che questa esperienza del campeggio invece di dargli nuova energia gliene avesse sottratta. Ho provato a farlo giocare a freccette, e non ci ha messo il solito entusiamo... nè quando era lui a tirarle, nè quando scappa mentre lo uso come bersaglio.

Anche ogni tentativo di dialogo è andato a vuoto.

- "Ciro a papà, che c'è? C'è qualcosa che non va?"
- "..."

- "Ciro a papà, è successo qualcosa al campeggio?"
- "..."

Non ha dato il via a
nessun incendio, a nessuna sommossa popolare, non ha fatto attentato alla mia incolumità fisica... davvero facevo fatica a riconoscerlo.

Credetemi, se non fosse che non sono un tipo ansioso, sarei stato disperato.

Poi mi ha chiamato il direttore del camping, il signor Xin Yao Zung, tutto accorato, dicendomi: "Signole, signole, ellole... ho mandato pel sbaglio mio nonno, cuoco del campo... plego spedile vecchio, le spedisco figlio giusto. Scusa. Scusa".


Io il vecchio l'ho spedito e devo dire ho anche ricevuto celermente l'avviso per andare a ritirare un pacco al deposito alla posta, anche se non so di cosa si tratti... potrebbe essere Ciro in effetti. Il pacco è arrivato lunedì, se trovo cinque minuti sabato mattina passo a controllare.





Nella foto, Ciro versione post camping mentre usciamo per andare a fare un po' di spesa. Somiglianza notevole.


giovedì 26 luglio 2007

Camp Ciro...

Quest'anno il Comune di Palermo, oberato dai debiti per le meravigliose migliorie apportate alla città, non ha potuto stanziare i fondi necessari al progetto "Tempo d'Estate", durante il quale i bambini delle classi elementari e materne avevano la possibilità di effettuare gite ed attività ricreative nei locali delle scuole, seguiti da personale qualificato.

E la cosa mi trova del tutto d'accordo. Ma dico io, è mai
possibile essere così crudeli da decidere di rinchiudere i bambini nelle scuole, dove hanno già passato 9 mesi durante autunno, primavera e inverno? No, no, io a Ciro ho riservato una estate migliore.

Certo, facile affidarsi al consueto, averlo vicino casa... ma a 4 anni questo residuo di cordone ombelicale dovremo pur tagliarlo, no? Mi sono informato su internet per un camping estivo, e ho dovuto constatare che spesso i prezzi sono proibitivi e purtroppo la vita di un padre single non è facile da questo punto
di vista. Però... chi cerca trova. Girando da un sito all'altro, ho trovato un camping perfetto per Ciro.

E' partito a metà giugno per la Repubblica Ceca, tornerà a metà settembre, giusto in tempo per la scuola. Purtroppo in questo campo non c'è telefono, quindi non ho modo di sapere dalla sua voce come stia... ma sono sicuro che se la saprà cavare, Ciro è in gamba e poi questo campo prevede una serie di a
ttività ricreative interessanti, non si annoierà di certo.

Non vi nascondo che all'inizio ero un po' titubante sul mandare Ciro da solo per 3 mesi in una nazione che non conosco. Ma poi ho riflettuto sul fatto che
il costo del camp è davvero irrisorio, anzi a volerla dire tutta mi hanno già spedito un acconto di 500 euro e mi daranno altri 600 euro per ciascuno dei tre mesi che Ciro trascorrerà lì. E proprio il fatto che non si paghi e che anzi siano loro a dare alla famiglia una quota mi ha convinto della bontà del progetto: dal momento che non chiedono niente ai partecipanti, non può che essere una iniziativa seria e disinteressata, fatta nell'interesse dei bambini.

Tra l'altro mica è il solito campo estivo tutto tuffi e schiamazzi... qui ho visto che ci sono tantissimi laboratori creativi, in cui si insegna ai bambini a lavorare il cuoio, a tagliarlo, a cucirlo, con una infarinatura di design creativo...

Sono proprio contento di questa iniziativa, ringrazio il signor Xin Yao Zung per l'opportunità che ho potuto dare a Ciro, anzi quasi quasi l'anno prossimo lo mando direttamente nel campo madre in Cina.

Intanto, per ora, metto nel cassetto la cartolina che
ho appena ricevuto (allego sotto una foto)... c'è scritto solo: "AIUTO SALV...", poi la scrittura si interrompe di colpo.

Sicuramente Ciro voleva scrivermi che aiuta tale Salvatore in qualche faccenda del campo... ed ha lasciato la frase a metà per qualcos'altro da fare... si sa come sono incostanti i bambini.

Bene, bene, così posso andare in vacanza tranquillo senza dovermi preoccupare.






domenica 20 maggio 2007

CIRO RITROVATO E RICOVERATO

Ieri stavo facendo una passeggiata in centro quando ho visto Cinzia, la moglie di Carlo che è il mio migliore amico, intenta a fare compere. Dal momento che trattasi di gran donna, ho pensato bene di farle compagnia. Non mi va che la compagna di un mio amico giri per la città da sola, senza nessuno che la protegga dai malintenzionati.
Così mi sono avvicinato, l'ho salutata e le ho offerto un caffè.

Mentre entravo con lei al bar mi è sembrato di vedere con la conda dell'occhio Ciro dall'altra parte della strada. Solo il cielo sa quanto quel ragazzino mi mancasse, ma nel bar c'era la condizionata e mica potevo far sì che si sprecasse, così sono dovuto entrare richiudendo la porta alle mie spalle.

"Sarà stata una allucinazione", mi sono detto.

Dopo aver preso il caffè con Cinzia, le ho fatto notare che mi sembrava davvero stanca, cosa che lei mi ha confermato: "Queste scarpe di Chanel per lo shopping non sono adatte, avrei così bisogno di un massaggio..."

Un'ora dopo ci salutavamo uscendo dall'hotel "Capricorno" (e chi la vuole capire...), ripromettendoci di vederci presto. Mi ha salutato con un simpatico e amichevole: "Allora manette e frustino li porti tu?".

Devo chiamare Carlo per una partita a bowling uno di questi giorni.

Mentre mi avviavo alla macchina, ho rivisto quel bambino che avevo notato mentre entravo al bar. Vagava con lo sguardo perso nel vuoto, con gli abiti a brandelli... sarebbe potuto sembrare uno zingarello.

Mi sono avvicinato, ed era proprio Ciro. Sono andato alle spalle e gli ho detto: "Giovanotto, il vagabondaggio è illegale, lei è in arresto, la porterò in una prigione dove c'è l'orco cattivo!".
Ciro è scoppiato in un pianto a dirotto, disperato, tant'è che l'ho girato e gli ho detto: "Ciro a papà, non piangere, era uno scherzo innocente".

Mi ha riconosciuto, gli si è disegnato un sorriso strano sul volto e mi ha abbracciato stringendomi forte forte. Quasi quasi mi commuovevo.

Dopo qualche minuto di frignare, ha alzato lo sguardo e mi ha chiesto: "Papà, ma tu mi vuoi bene?".

E io: "Ciro a papà, che domanda. Certo che ti voglio bene... Come sempre".

Mi ha chiesto: "Come sempre?".

E io: "Certo a papà".

A quelle parole, è svenuto.

venerdì 20 aprile 2007

CIRO SI E' PERSO!

Sì, lo so, sono stato assente per un po', ma ho passato e sto passando delle vicissitudini che penso getterebbero nello sconforto qualsiasi padre... ma non me, non io... io sarò forte, l'ho promesso a Ciro...

Ecco, Ciro...

Ciro si è perso...

Siamo andati in gita sulle Madonie, alla ricerca dell'ultima neve di primavera. A metà tragitto Ciro mi chiede di fare una sosta per andare in bagno.
Così ci fermiamo all'autogrill di Sgrullato (nomen omen) e lo accompagno in bagno. Mentre Ciro era dentro la toilette, vedo entrare nell'anticamera del bagno Gino lo Sfregiato, un mio vecchio amico d'infanzia, con cui trattammo qualche affare ai tempi della scuola e a cui dovevo qualche milioncino di lire.

Gli sfoggio un sorriso di circostanza, ma dal suo torvo sguardo di ritorno capisco che non ha dimenticato affatto il mio debito.

Preso in controtempo ho messo in atto l'unica strategia possibile in quel momento... L'ho guardato dritto negli occhi, ho messo la mano in tasca, sul blocchetto degli assegni e... scostandolo ho preso al volo le chiavi della macchina e sono fuggito.

Lasciando Ciro in bagno, è vero, ma ero convinto che capisse al volo la situazione e che mi aspettasse lì.

E invece questo bambino si conferma assurdo giorno dopo giorno, quando sono passato a prenderlo se ne era già andato... dopo una sola settimana!

Il punto è che non so dove cercarlo. Peraltro mi aspettavo che trovasse il modo di tornare a casa da solo, non fosse che... per sfuggire a quel vecchio creditore ho dovuto cambiare appartamento, quartiere e numeri di telefono... certo, ero cosciente che questo avrebbe creato delle difficoltà a Ciro, ma non si può sempre avere tutto dalla vita ma a volte bisogna fare delle scelte, sono convinto che Ciro un giorno capirà.

Ciro a papà, sono qui davanti al tv lcd a 42", sto guardando un film in prima visione sulla pay per view, seduto sul divano di pelle, sorseggiando un Southern Comfort mentre la nuova vicina, tale Rosina detta "Marciapiede" che mi pare tanto una brava ragazza, mi sta massaggiando il collo... e potrei anche essere tentato di essere triste pensando a te là fuori al freddo, sotto la pioggia, nelle grinfie di chissà quale malintenzionato... ma no, Ciro, te l'ho promesso... sarò forte e scaccerò via la tristezza...

Sappilo, lo faccio per te a papà.

Ok Rosina, più giù... più giù... più giù...

venerdì 23 marzo 2007

GENEROSO E' BELLO

- Ciro, cazzarola, ma quante volte te lo devo dire che non devi fidarti degli estranei? Tu sei piccolo, non sai che gente c'è là fuori... c'è gente capace di tutto! Tu non hai idea di quali abissi gli uomini sappiano discendere...

- Papà, ma io...

- No no Ciro, non provarci neanche... c'è gente che fa cose da pazzi, conoscevo un tipo che viveva totalmente al di fuori della legalità... non pagava il canone Rai, camminava con l'assicurazione dell'auto scaduta... vengono i brividi solo a pensarci... Dillo, dillo che vuoi farmi scoppiare il cuore...

- Papà, ascolta, io...

- Ciro a papà, basta... sei uno stupido bambino senza cervello, un inetto, non combinerai mai niente di buono nella vita, la sagoma dell'omino Michelin in confronto a te sprizza intelligenza da tutti i pori, l'unica cosa buona che hai nella tua vita è che non potrà mai venirti la meningite dal momento che i microbi che la causano si cibano di cervello e con te morirebbero di fame...

- Papà...

- ...ieri c'era in tv un gruppo di bambini africani, con le mosche sugli occhi, che rideva alle telecamere mentre tenevano un cartello con su scritto: "Ogni parte del mondo ha i propri guai... noi le mosche tzè tzè e le carestie, voi... CIRO"...

- Ma papà...

- E ora vai a letto... senza cena... prima che magari rischio di dirti qualcosa di cattivo, va.

...

- Ma che ha fatto Ciro per farti arrabiare tanto?

- Gli ho detto mille volte di non aprire la porta agli sconosciuti! Ma non è solo questo...

- Ah, a chi ha aperto?

- Ma a dei balordi della "Casa dell'Anziano".

- E che volevano?

- Infatti, è questo che mi ha fatto incazzare... volevano una offerta, e lui gliel'ha data. Dice che gli hanno detto: "Siamo della Casa dell'Anziano, hai qualcosa da offrirci?".

- Ma è gravissimo! Non solo che abbia aperto la porta a degli estranei, ma dare pure del denaro!!!

- Ma quale denaro?

- Ah no?

- Gli ha dato la nonna...

giovedì 15 marzo 2007

CIRO MODELLO

- Ho deciso di iniziare Ciro all'arte, sommo faro dell'esistenza umana, una barriera contro la deriva dell'animo umano.

- Fai bene...

- Voglio che il mio pargolo si immerga fin dalla tenera età nel magico mondo della trasfigurazione, che senta sulla pelle il brivido dell'intuizione, lo scuotimento della creazione...

- Come non essere d'accordo...

- Così ho comprato un carboncino extramorbido e una carta extra ruvida, quasi una carta vetrata...

- Bello... vuoi provare a farlo disegnare col carboncino?

- Beh, non esageriamo... all'inizio voglio che veda qualcuno che usa il carboncino, per trarne ispirazione...

- Ah, capito, ti farà da modello...

- Esattamente!

- Capito, capito... lo ritrarrai sulla carta ruvida, usando il carboncino. In effetti il carboncino rende bene per...

- Veramente userò il carboncino per disegnargli sopra la pelle...

- Ah. E la carta extra ruvida?

- Che domande... per pulirlo...

mercoledì 14 marzo 2007

RIECCOCI

Scusatemi, non ho scritto per un po' ma ho avuto un contrattempo e sono riuscito a liberarmi solo ora.


Ciro a papà, dove hai imparato a fare i nodi così bene?

martedì 27 febbraio 2007

TRASFERIMENTO?

Vado di fretta... forse si è liberato un posto per Ciro in una scuola materna di Milano.

Se ci sbrighiamo, forse troviamo anche una brava maestra.

mercoledì 21 febbraio 2007

SENSO DELL'UMORISMO

Ieri, approfittando dell'ultimo giorno del Carnevale, ho fatto uno scherzo innocente a Ciro. Comunque, guardando in faccia la realtà, questo bambino è assurdo.
L'ho chiamato, dicendogli: "Ciro a papà, vieni che ti devo raccontare una cosa".
E arrivato, gli ho detto di sedersi di fronte a me.
"Ciro, ricordi che ti ho detto che la mamma ti vuole bene è che è dovuta andare in un posto migliore e che forse un giorno torna?"
Mi ha guardato con quegli occhioni spalancati, e mi ha detto: "Sì a papà, ricordo", annuendo convinto.
E lì gli ho detto tutto d'un fiato: "E invece non è vero niente, la tua mamma non tornerà, lavora in un circo adesso, pulisce le gabbie dalla cacca degli animali e dice che preferisce questo piuttosto che tornare qui a stare con te, anzi dice che si accoppia ripetutamente col nano del circo nella speranza di fare un figlio deforme che comunque sarà più bello di te!".
Lui è scappato via correndo verso la sua cameretta.
Io, per far sì che lo scherzo facesse effetto, me ne sono stato mezz'ora a guardare la tv, senza andarlo a cercare. Poi, giusto perché sono un padre sensibile, sono andato da lui e gli ho detto, urlando: "Scherzo di Carnevale!!!".
Oh, l'ho trovato in lacrime. Ma cazzarola, un po' di senso dell'umorismo... a quattro anni sarà in grado di capire certe battute, no?
Allora gli ho detto: "Ciro a papà, non è vero, dai... scherzavo! La mamma è solo scomparsa in circostanze misteriose e non sappiamo più niente di lei, non c'è motivo di essere triste!".
Mi pare rassicurato.
...
Mi pare.

martedì 13 febbraio 2007

E' ARRIVATO CARNEVALE!!!

Quest'anno per carnevale ho preparato a Ciro un costume stupendo, mi sono voluto superare. In realtà i costumi sono tre, vi racconto cosa è successo.

Prima gli ho preparato il completo del perfetto tifoso catanese, con maglietta di Spinesi, bandierina rossoblu, cappellino rossoblu, bandiera del Catania e peluche a forma di elefantino, con al collo una sorta di bandana con sù scritto "FORZA LIOTRO!!!".
Volevo però verificare che il costume fosse fatto bene, e quale migliore giudizio se non quello di chi frequenta sempre lo stadio? Così l'ho portato in prossimità dello stadio di Palermo, casualmente quel giorno c'era in programma il derby Palermo - Catania, e l'ho lasciato all'incrocio tra "Via dell'Hooligan" e "Corso del Teppista". Sono andato a prenderlo dopo un'ora e aveva le guance rossissime, immagino per i pizzicottini della gente intenerita alla vista di questo piccolo tifoso.
L'unica cosa, qualcuno deve avere gettato inavvertitamente una sigaretta per terra vicino Ciro, il costume era tutto bruciacchiato. Tra l'altro c'era lì vicino una bottiglia rotta, che faceva un tanfo incredibile di benzina. Ma i tifosi della curva non potrebbero bere vino come tutti gli altri? Mah, misteri.

Così gli ho preparato un secondo costume, questa volta da piccolo deportato ad Auschwitz, tutto carino con le sue righine. Certo, per renderlo credibile ho dovuto lasciare Ciro digiuno una settimana, ma sono sacrifici che sono pronto a correre, vero Ciro a papà?
Vestito così, lo stavo portando dal cuginetto Maurizio, quando mi sono accorto che avevo finito le sigarette. Siamo scesi dalla macchina, sono entrato dentro la tabaccheria e siccome mi faceva un po' impressione farmi vedere con Ciro, gli ho detto: "Ciro a papà, aspettami qua fuori che torno subito".
Dentro al locale mi sono messo a parlare con la tabaccaia, giusto una ventina di minuti, e mentre cercavo di farmi promettere il suo amore eterno, o al limite l'usufrutto momentaneo del suo corpo, ho sentito dei fischi e dei passi venire da fuori.
Chiedo alla tipa cosa stesse succedendo, mi risponde: "Ah, sì, oggi passi di qui un corteo".
- Che corteo?
- Il corteo della Gioventù Ariana.
E' stato un bel corteo, peccato che qualcuno deve avere urtato Ciro involontariamente, distruggendogli il costumino che avevo cucito con tanto amore.

Così ho avuto l'intuizione geniale. Gli ho fatto un costume virtualmente inattaccabile, un costume da zingarello. Non ho fatto altro che vestirlo di tutto punto, cospargerlo di olio di acciuga e lasciarlo nel famoso "vicolo dei gatti".
Alla fine, sdrucito il giusto, stava che è una bellezza. Ho aggiunto, come tocco di classe, un cartoncino al collo con su scritto "Fate un offerto per bambino zinghiro povero" e un cappello da tenere in mano, come a voler chiedere l'elemosina.

Unico inconveniente, non so come mai ma sono 5 giorni che esco con Ciro e me lo dimentico sotto i portici in centro. Anzi quasi quasi vado a riprenderlo, che si sta facendo tardi. Però alla fine sono quasi contento di dimenticarlo lì, così molta gente può vedere il suono nuovo vestito di carnevale, che rende bene l'idea... la rende proprio bene.

Anzi, direi che rende benissimo...

lunedì 12 febbraio 2007

WHITE WEEK

- Brrrrr...

- Senti freddo?

- Da morire, ho un freddo cane...

- Ah. Io ho un cane freddo.

- Eh?

- Caccolo. Dovevo uscire... e l'ho lasciato in frigo.

- Oddio... e Ciro che ne pensa?

- Appena si sbrina glielo chiedo...

- Ma che... hai lasciato anche Ciro in frigo???

- E certo, da solo si annoia... e poi una promessa è una promessa... sono un uomo di sani principi, io...

- E quale sarebbe 'sta promessa?

- Gli avevo garantito che gli avrei fatto fare la settimana bianca, al freddo...

- E gliela fai fare in frigo???

- Innanzi tutto, è freddo... poi non lo so, dimmi tu che colore è il frigo dentro? Mah... Cazzarola, certa gente è allucinante....

domenica 11 febbraio 2007

PUBBLICITA' PROGRESSO

Ho appena sentito nella pubblicità del Nesquik che molti bambini non ricevono abbastanza calcio.

Ciro a papà, tu non ti puoi lamentare, vero?

mercoledì 7 febbraio 2007

BABY SITTER

Oggi Caccolo mi ha fatto incazzare. Sono andato con Ciro alla annuale mostra felina, e siccome mi scocciava lasciare il cane solo a casa, ce lo siamo portati. Una volta lì, in un momento di distrazione, Caccolo si è pappato un gatto persiano pluricampione mondiale di mostre feline. Sono andato su tutte le furie, ho anche dovuto pagare una cifra esorbitante al padrone del gatto. Ma cazzarola, quante volte gliel'ho detto, "lascia stare i gatti, devi avere rispetto"... soprattutto del mio portafoglio... Ma dico, porca miseria, dopo che gli ho insegnato a mangiare gli extracomunitari, che sono gratis, giusto con i gatti di razza se la prende?
Fuori di me, dopo avere lasciato Ciro da un vicino, detto "Gennaro o' Cannibale", che mi sembra tanto una brava persona... ho portato il cane in un bosco vicino casa.
Arrivato al bosco ho legato Caccolo a un olivo millenario dichiarato dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità", ho messo sotto 2 panetti di tritolo e l'ho fatto saltare in aria.
E' andato in mille pezzi, l'albero. Caccolo, forse per la corazza transgenica, intatto.
Alla fine, a vederlo tutto bruciacchiato, mi ha fatto tenerezza e l'ho riportato a casa.
Ah, volevo ringraziare per questa storia delle cose patrimonio dell'umanità... cioè io un albero mio non l'avevo ed è bello che qualcuno pensi: "Cioè, non è che tutti hanno un albero proprio, allora ne facciamo alcuni patrimonio dell'umanità..." e siccome io sono un essere umano, se mi serve lo posso usare, no? Bellissimo, grazie ancora.
Ora scusate, vado ché ho invitato gli amici a cena al Colosseo. Ho chiamato Gennaro o' Cannibale per chiedergli se non gli dispiaceva tenermi Ciro ancora per un po'.
Mi ha risposto: "Ma no, vai pure, Ciro è un bambino buonissimo".

giovedì 1 febbraio 2007

TEMPI MODERNI, GIOCHI ANTICHI

Oggi io e Ciro siamo andati a giocare con Caccolo. Dove abitiamo, non ci sono prati. Il massimo che ci è concesso è un parcheggio in disuso... dimenticate quei costosi giochi per cani con lucine e sonaglini, cicalini, frisbie fluorescenti al sapore di ossobuco...
Viste le ristrettezze economiche, non ci possiamo permettere nulla di questa società opulenta, ma dove non arrivano i fondi arriva l'inventiva.
E ci divertiamo un mondo tirando le pietre a Caccolo. Lui si posiziona al centro del posteggio, io tiro una pietra verso uno dei due lati e lui corre per prenderla.
Putroppo le sue mascelle semi-tartarughesche fanno sì che non riesca mai a riportare una pietra idietro, se non triturata... Ma fa niente, quel posteggio è pieno di pietre da poter lanciare.
Anche con Ciro, non posso mica permettermi puzzle, giochi tipo sapientino, o la Playstation... e no, anche con lui ci arrangiamo e ci divertiamo con poco. Anzi, anche con lui giochiamo a tirare le pietre e ci divertiamo, è vero Ciro a papà?

Oh, lo beccassi una volta...

sabato 27 gennaio 2007

IL NUOVO CANE DI CIRO

Puzzolo, il cane di Ciro, è sparito. Sembra essersi volatilizzato. Se non fosse che Ciro ieri era impegnato in un esperimento per la scuola, sospetterei di lui. Mi ha chiesto i soldi per andare a comprare un badile, dei guanti di lattice, 3 bottiglie di alcool e una scatola di cerini... quindi lui non c'entra.
Comunque, dovendo sostituire il cane scomparso sono a
ndato a comprarne uno nuovo per Ciro. Volevo stare tranquillo, con quello che si sente in giro, tra gente malintenzionata che è capace di cattiverie incredibili verso i bambini. Ma dico io, certa gente non ne ha figli? Io che sono padre, so di quali tenerezze siamo capaci verso i nostri figli.
E volevo un cane che mi facesse stare tranquillo in un a
ltro senso, cioè quando lascio Ciro da solo con lui.
Ho responsabilmente optato per Caccolo, un incrocio tra un bulldog e un pitbull geneticamente modificato, avendo avuto la madre inserito DNA di tartaruga assassina nel proprio corredo genetico. Questo gli ha dato una corazza sulla schiena e, soprattutto, una longevità indefinita... non mi stupirei se ci seppellisse tutti, da stabilire se per vecchiaia o per scelta... sua.
Comunque Ciro mi sembra contento, penso si diverta con Caccolo. L'altro giorno la maestra gli ha chiesto di disegnare il suo rapporto con un animale domestico, lui ha fatto un bel disegno che gli ho appeso in cameretta.

Sarà perché si sente più protetto, o perché ha trovato un nuovo compagno di giochi, ma sono davvero contento per Ciro. Lo vedo sereno.



venerdì 26 gennaio 2007

INNOCENTI EVASIONI

Ciro, mi fa piacere questa tua euforia nel giocare con la neve...

Ma vacci piano a papà... con quello che costa...

mercoledì 24 gennaio 2007

OGNI COSA AL SUO POSTO

- Wow, che bella casa che hai...

- Beh, grazie...

- E come è ben ordinata!

- E sì, mi piace che ogni cosa stia al suo posto.

- Però che strano... con Ciro per casa, tutto questo ordine...

- Eh...

- Me ne parli sempre come di un bambino pestifero...

- Ma no, ne parlo così, ma ci tengo a Ciro... Ciro era il mio sogno nel cassetto... e per lunghi tratti della giornata, lo è ancora...

SOTTERRIAMO L'ASCIA DI GUERRA

Ciro a papà,
ti chiedo scusa.

Forse a volte sono stato assente, forse a volte sono stato troppo presente, ma parliamone...

Mi spiace per quella volta che per provare ai miei amici che i cibi scaduti da oltre due mesi sono comunque commestibili ti ho preparato l'insalata con le mozzarelle avariate e sei stato quattro giorni chiuso in bagno in preda a coliche tremende.

Mi dispiace anche che in quei quattro giorni io sia andato a fare campeggio lasciandoti solo a casa, ma tanto eri in bagno impegnato a stare male, mica avremmo potuto parlare o altro...

Mi dispiace per quella volta che, per cercare di farti superare la tua allergia alle uova ti portai con me alla sagra della frittata, dove ci abbuffammo come dei maiali. Però devi ammetterlo, il cortisone sull'uovo ci sta che è una bellezza.

Mi dispiace che tu abbia frainteso le mie intenzioni quella volta che ti legai un doppio filo di salsicce crude alla vita e ti lanciai, al canile, dentro il recinto dei pitbull sequestrati per le lotte tra cani... volevo solo spronarti ad esprimere il tuo talento per la corsa...

Mi dispiace.

Mi dispiace davvero.

Ciro a papà, ascoltami... se proprio non vuoi spegnere il fuoco, almeno slegami.

lunedì 22 gennaio 2007

RACCONTO DELLA BUONA NOTTE

Ciro a papà, che c'è? Ah, non riesci a dormire... Ti racconto una storia, dai...

"C'era una volta un papà che raccontò a suo figlio la storia del papà di un bambino di nome Ciro, dal momento che il figlio non riusciva a dormire. La storia parlava di un uomo che era morto nel sonno e che era stato dimenticato dai parenti sul letto di morte. Così. Cioè questo era morto, i parenti piangevano, piangevano... e poi, dopo aver chiamato gli amici del morto, dopo aver fatto la veglia funebre, ciascuno andò a dormire a casa propria, con l'idea di tornare alla casa del morto l'indomani, per fare il funerale. Solo che i parenti, al risveglio, se ne dimenticarono. E lo lasciarono lì, giorno dopo giorno, a marcire. Fu così che l'anima di questo uomo morto e dimenticato diventò furiosa, tornò nel corpo abbandonato dai parenti e lo fece rialzare. Così, questo morto vivente, uscì di casa e nell'indifferenza della gente raggiunse le case dei parenti e sterminò la sua famiglia, colpevole di averlo dimenticato. Anzi, siccome non riusciva a fermarsi, continuava a passare di notte in notte nelle case della gente a sterminare tutti quelli che trovava nei letti. Pare che sia stato visto anche nella nostra città ultimamente. Quando il padre di questo bambino che si chiama Ciro ebbe finito di raccontare la storia, ricevette la telefonata dal suo caro amico Peppe, e uscì lasciando il figlio da solo a casa. Poco dopo l'uomo morto vivente entrò nella loro casa, trovò il bambino da solo e lo portò via con sè, nessuno lo vide mai più".

Ecco, adesso puoi dormire tranquillo.

Drriiiiiiinnnnnn.

Aspè.

"Peppino, ciao! Biliardo? Ma sì, arrivo".

Ciro a papà, dormi bene che papà esce.

domenica 21 gennaio 2007

PRIME ESPERIENZE

Sabato ho comprato una Barbie a Ciro.

Niente.

Non riusciamo a capire da dove si gonfia.

sabato 20 gennaio 2007

DIMMI COSA MANGI E TI DIRO' CHI SEI

Sono molto sensibile all'alimentazione di Ciro, so che è in una età importante in cui ciò che si mangia può tracciare un solco decisivo per il proprio futuro.
Quante volte si legge di individui che avendo mangiato da bambini tanti cibi grassi, o fritti, o troppi dolci sono poi evoluti in adulti con problemi di circolazione, di diabete, di prostata.
No no, io ci tengo alla salute del mio pargolo. Infatti quando compro patatine fritte, o la Nutella, torte al cioccolato, non gliene faccio mangiare mica. Eh, facile accontentarli sempre e poi dover convivere col rimorso per averli fatti crescere poco sani. Io hamburger e patatine fritte, lui lattuga senza condimento... certe volte mi commuovo a pensare quanto altruista so essere come padre.
Certo voglio essere un esempio positivo per lui, voglio che sappia che nella vita conta sapersi sacrificare per il bene degli altri, così l'altro giorno ho comprato un pacco di brioche appena sfornate in panificio, calde e soffici soffici, un barattolo di Nutella da 450 grammi e gli ho detto: "Ciro a papà, vieni che ho comprato la merenda".
E' arrivato contento, si è seduto di fronte a me con un sorriso bellissimo, e mentre mangiava i suoi due salubri crackers senza sale ho lasciato che mi guardasse sacrificarmi mentre ingurgitavo tutte e otto le brioche, traboccanti di Nutella.
Lo so, non ditemelo... dove trovo la forza di essere così altruista? Mah, difficile a dirsi.

Una cosa che nella dieta di Ciro non deve mai mancare è la frutta. Ho letto che la frutta contiene vitamine importanti per l'organismo, zuccheri facili da digerire e antiossidanti, per mantenere l'aspetto e il cervello giovani e sani.
Anzi leggevo l'altro giorno che la frutta va mangiata, ben pulita, con tutta la buccia, che pare contenga anche proteine importanti.

Ciro, vieni qua, che papà ti ha comprato i fichi d'india.

venerdì 19 gennaio 2007

RISPOSTE, PLEASE

Ah, età meravigliosa quella in cui ci si pongono milioni di domande ad ogni passo, quella in cui le menti fertili assorbono le mille luci e le mille sfumature del mondo e si formano l'immagine mentale di cosa sia la vita, quando si comincia a capire la propria strada in questo cammino a volte tortuoso che è l'esistenza.

Ciro non fa eccezione. Ogni tanto sparisce, esplora la casa e il mondo circostante, poi torna e domanda, domanda, domanda sempre...
Riporto qui di seguito non tanto le domande che mi ha posto oggi, per una questione di tutela della sua privacy, quanto le risposte che gli ho dato.

- "Sì Ciro, la nonna ha bisogno delle sue dita"

- "Sì, tutte e dieci"

- "No, il fatto che i cani sotterrino il proprio osso non ci da il diritto di sotterrare il nostro cane"

- "No Ciro, non ricordo dove ho messo la vanga"

- "Ma quando??? Dove???? Caz..."

- "No Ciro, non è il caso di usare l'ammoniaca per pulire il cane, ma datti da fare"

- "Sì Ciro, papà è ancora cardiopatico"

- "No Ciro, la carta che brucia diventa cenere, la cenere bagnata non ridiventa carta. Non ti preoccupare a papà, i soldi vanno e vengono. Ah, ridammi l'accendino"

- "No, non ricordo se abbiamo Attack a casa"

- "No a papà, le dita della nonna non ricresceranno"

- "No, mai più"


E' un bambino vivace.

giovedì 18 gennaio 2007

RIPOSINO POMERIDIANO

Nulla di meglio di una dormita pomeridiana per recuperare dalle fatiche del lavoro. Certo dovevo garantirmi che nulla si frapponesse tra me e il sonno. Strategia? La solita. Il cane in terrazza e Ciro in cantina.
Lo so, lo so, qualcuno pensa che sia una cosa crudele... ma ha tutti i confort. Le tubature degli scarichi passano dentro il box e hanno una perdita, quindi aveva di che mangiare e bere.
In più, non credo potesse temere la noia, gli ho lasciato una copia del Corriere della Sera del 13 aprile 1978. A chi mi obietta che al buio il giornale non si legge, dico che non capite nulla... non pensate alla meravigliosa opportunità che offro al mio pargolo, quella di imparare a leggere col metodo braille un giornale comune... credo che questo possa essere un valore aggiunto nella sua vita, se non lo capite non è colpa mia.
E comunque a lui piace stare lì. Non che me l'abbia mai detto apertamente, ma si capisce.
L'unica cosa, forse dovrei mettere una stufa, perché ogni volta che vado a riprenderlo dopo cinque, sei, sette ore... trema come una foglia... anche ad agosto. Deve esserci un freddo terribile là sotto.
Per il resto, lo vedo sereno.
E poi facciamo un piccolo gioco tra noi, visto che trema così tanto gli faccio indossare sempre il maglione con i campanellini che gli ha fatto la nonna, anche d'estate... così passeggiamo allegramente in mezzo a questi trilli che ci fanno compagnia.
Vabbe', si è fatto tardi... spero di dormire bene stanotte, domani sarà una giornata pesante. Speriamo che nessuno mi disturbi.
Ciro, vieni qua che ti porto in un posto bello... No, a papà, non tremare...

mercoledì 17 gennaio 2007

"DISEGNA LA TUA FAMIGLIA"

Mio figlio Ciro ha 4 anni, frequenta la scuola dell'infanzia "Oscar Wylde", sezione D come disgrazia. Oggi all'uscita di scuola era tanto contento, mi ha detto: "Papà, la maestra ci ha chiesto di disegnare la nostra famiglia, questo è il mio disegno... ti piace, papà?"
Ora, povero pupo, mi metto nei suoi panni... mica è facile. Uno di questi giorni ve la racconto, la famiglia di Ciro... e mia.

Guardo il foglio e gli chiedo: "Ciro, a papà, ma dov'è la tua famiglia nel disegno??"

Mi ha risposto: Papà, omissis...