P.S. Avviso ai lettori arrivati qui per la prima volta: le vicende di questo blog seguono, in parte, un filo logico che comporta una sequenza temporale degli eventi. Per comprendere in pieno le vicende di Ciro, si raccomanda di cominciare a leggere in senso inverso dal post meno recente, risalendo verso l'ultimo post pubblicato.

sabato 27 gennaio 2007

IL NUOVO CANE DI CIRO

Puzzolo, il cane di Ciro, è sparito. Sembra essersi volatilizzato. Se non fosse che Ciro ieri era impegnato in un esperimento per la scuola, sospetterei di lui. Mi ha chiesto i soldi per andare a comprare un badile, dei guanti di lattice, 3 bottiglie di alcool e una scatola di cerini... quindi lui non c'entra.
Comunque, dovendo sostituire il cane scomparso sono a
ndato a comprarne uno nuovo per Ciro. Volevo stare tranquillo, con quello che si sente in giro, tra gente malintenzionata che è capace di cattiverie incredibili verso i bambini. Ma dico io, certa gente non ne ha figli? Io che sono padre, so di quali tenerezze siamo capaci verso i nostri figli.
E volevo un cane che mi facesse stare tranquillo in un a
ltro senso, cioè quando lascio Ciro da solo con lui.
Ho responsabilmente optato per Caccolo, un incrocio tra un bulldog e un pitbull geneticamente modificato, avendo avuto la madre inserito DNA di tartaruga assassina nel proprio corredo genetico. Questo gli ha dato una corazza sulla schiena e, soprattutto, una longevità indefinita... non mi stupirei se ci seppellisse tutti, da stabilire se per vecchiaia o per scelta... sua.
Comunque Ciro mi sembra contento, penso si diverta con Caccolo. L'altro giorno la maestra gli ha chiesto di disegnare il suo rapporto con un animale domestico, lui ha fatto un bel disegno che gli ho appeso in cameretta.

Sarà perché si sente più protetto, o perché ha trovato un nuovo compagno di giochi, ma sono davvero contento per Ciro. Lo vedo sereno.



venerdì 26 gennaio 2007

INNOCENTI EVASIONI

Ciro, mi fa piacere questa tua euforia nel giocare con la neve...

Ma vacci piano a papà... con quello che costa...

mercoledì 24 gennaio 2007

OGNI COSA AL SUO POSTO

- Wow, che bella casa che hai...

- Beh, grazie...

- E come è ben ordinata!

- E sì, mi piace che ogni cosa stia al suo posto.

- Però che strano... con Ciro per casa, tutto questo ordine...

- Eh...

- Me ne parli sempre come di un bambino pestifero...

- Ma no, ne parlo così, ma ci tengo a Ciro... Ciro era il mio sogno nel cassetto... e per lunghi tratti della giornata, lo è ancora...

SOTTERRIAMO L'ASCIA DI GUERRA

Ciro a papà,
ti chiedo scusa.

Forse a volte sono stato assente, forse a volte sono stato troppo presente, ma parliamone...

Mi spiace per quella volta che per provare ai miei amici che i cibi scaduti da oltre due mesi sono comunque commestibili ti ho preparato l'insalata con le mozzarelle avariate e sei stato quattro giorni chiuso in bagno in preda a coliche tremende.

Mi dispiace anche che in quei quattro giorni io sia andato a fare campeggio lasciandoti solo a casa, ma tanto eri in bagno impegnato a stare male, mica avremmo potuto parlare o altro...

Mi dispiace per quella volta che, per cercare di farti superare la tua allergia alle uova ti portai con me alla sagra della frittata, dove ci abbuffammo come dei maiali. Però devi ammetterlo, il cortisone sull'uovo ci sta che è una bellezza.

Mi dispiace che tu abbia frainteso le mie intenzioni quella volta che ti legai un doppio filo di salsicce crude alla vita e ti lanciai, al canile, dentro il recinto dei pitbull sequestrati per le lotte tra cani... volevo solo spronarti ad esprimere il tuo talento per la corsa...

Mi dispiace.

Mi dispiace davvero.

Ciro a papà, ascoltami... se proprio non vuoi spegnere il fuoco, almeno slegami.

lunedì 22 gennaio 2007

RACCONTO DELLA BUONA NOTTE

Ciro a papà, che c'è? Ah, non riesci a dormire... Ti racconto una storia, dai...

"C'era una volta un papà che raccontò a suo figlio la storia del papà di un bambino di nome Ciro, dal momento che il figlio non riusciva a dormire. La storia parlava di un uomo che era morto nel sonno e che era stato dimenticato dai parenti sul letto di morte. Così. Cioè questo era morto, i parenti piangevano, piangevano... e poi, dopo aver chiamato gli amici del morto, dopo aver fatto la veglia funebre, ciascuno andò a dormire a casa propria, con l'idea di tornare alla casa del morto l'indomani, per fare il funerale. Solo che i parenti, al risveglio, se ne dimenticarono. E lo lasciarono lì, giorno dopo giorno, a marcire. Fu così che l'anima di questo uomo morto e dimenticato diventò furiosa, tornò nel corpo abbandonato dai parenti e lo fece rialzare. Così, questo morto vivente, uscì di casa e nell'indifferenza della gente raggiunse le case dei parenti e sterminò la sua famiglia, colpevole di averlo dimenticato. Anzi, siccome non riusciva a fermarsi, continuava a passare di notte in notte nelle case della gente a sterminare tutti quelli che trovava nei letti. Pare che sia stato visto anche nella nostra città ultimamente. Quando il padre di questo bambino che si chiama Ciro ebbe finito di raccontare la storia, ricevette la telefonata dal suo caro amico Peppe, e uscì lasciando il figlio da solo a casa. Poco dopo l'uomo morto vivente entrò nella loro casa, trovò il bambino da solo e lo portò via con sè, nessuno lo vide mai più".

Ecco, adesso puoi dormire tranquillo.

Drriiiiiiinnnnnn.

Aspè.

"Peppino, ciao! Biliardo? Ma sì, arrivo".

Ciro a papà, dormi bene che papà esce.

domenica 21 gennaio 2007

PRIME ESPERIENZE

Sabato ho comprato una Barbie a Ciro.

Niente.

Non riusciamo a capire da dove si gonfia.

sabato 20 gennaio 2007

DIMMI COSA MANGI E TI DIRO' CHI SEI

Sono molto sensibile all'alimentazione di Ciro, so che è in una età importante in cui ciò che si mangia può tracciare un solco decisivo per il proprio futuro.
Quante volte si legge di individui che avendo mangiato da bambini tanti cibi grassi, o fritti, o troppi dolci sono poi evoluti in adulti con problemi di circolazione, di diabete, di prostata.
No no, io ci tengo alla salute del mio pargolo. Infatti quando compro patatine fritte, o la Nutella, torte al cioccolato, non gliene faccio mangiare mica. Eh, facile accontentarli sempre e poi dover convivere col rimorso per averli fatti crescere poco sani. Io hamburger e patatine fritte, lui lattuga senza condimento... certe volte mi commuovo a pensare quanto altruista so essere come padre.
Certo voglio essere un esempio positivo per lui, voglio che sappia che nella vita conta sapersi sacrificare per il bene degli altri, così l'altro giorno ho comprato un pacco di brioche appena sfornate in panificio, calde e soffici soffici, un barattolo di Nutella da 450 grammi e gli ho detto: "Ciro a papà, vieni che ho comprato la merenda".
E' arrivato contento, si è seduto di fronte a me con un sorriso bellissimo, e mentre mangiava i suoi due salubri crackers senza sale ho lasciato che mi guardasse sacrificarmi mentre ingurgitavo tutte e otto le brioche, traboccanti di Nutella.
Lo so, non ditemelo... dove trovo la forza di essere così altruista? Mah, difficile a dirsi.

Una cosa che nella dieta di Ciro non deve mai mancare è la frutta. Ho letto che la frutta contiene vitamine importanti per l'organismo, zuccheri facili da digerire e antiossidanti, per mantenere l'aspetto e il cervello giovani e sani.
Anzi leggevo l'altro giorno che la frutta va mangiata, ben pulita, con tutta la buccia, che pare contenga anche proteine importanti.

Ciro, vieni qua, che papà ti ha comprato i fichi d'india.

venerdì 19 gennaio 2007

RISPOSTE, PLEASE

Ah, età meravigliosa quella in cui ci si pongono milioni di domande ad ogni passo, quella in cui le menti fertili assorbono le mille luci e le mille sfumature del mondo e si formano l'immagine mentale di cosa sia la vita, quando si comincia a capire la propria strada in questo cammino a volte tortuoso che è l'esistenza.

Ciro non fa eccezione. Ogni tanto sparisce, esplora la casa e il mondo circostante, poi torna e domanda, domanda, domanda sempre...
Riporto qui di seguito non tanto le domande che mi ha posto oggi, per una questione di tutela della sua privacy, quanto le risposte che gli ho dato.

- "Sì Ciro, la nonna ha bisogno delle sue dita"

- "Sì, tutte e dieci"

- "No, il fatto che i cani sotterrino il proprio osso non ci da il diritto di sotterrare il nostro cane"

- "No Ciro, non ricordo dove ho messo la vanga"

- "Ma quando??? Dove???? Caz..."

- "No Ciro, non è il caso di usare l'ammoniaca per pulire il cane, ma datti da fare"

- "Sì Ciro, papà è ancora cardiopatico"

- "No Ciro, la carta che brucia diventa cenere, la cenere bagnata non ridiventa carta. Non ti preoccupare a papà, i soldi vanno e vengono. Ah, ridammi l'accendino"

- "No, non ricordo se abbiamo Attack a casa"

- "No a papà, le dita della nonna non ricresceranno"

- "No, mai più"


E' un bambino vivace.

giovedì 18 gennaio 2007

RIPOSINO POMERIDIANO

Nulla di meglio di una dormita pomeridiana per recuperare dalle fatiche del lavoro. Certo dovevo garantirmi che nulla si frapponesse tra me e il sonno. Strategia? La solita. Il cane in terrazza e Ciro in cantina.
Lo so, lo so, qualcuno pensa che sia una cosa crudele... ma ha tutti i confort. Le tubature degli scarichi passano dentro il box e hanno una perdita, quindi aveva di che mangiare e bere.
In più, non credo potesse temere la noia, gli ho lasciato una copia del Corriere della Sera del 13 aprile 1978. A chi mi obietta che al buio il giornale non si legge, dico che non capite nulla... non pensate alla meravigliosa opportunità che offro al mio pargolo, quella di imparare a leggere col metodo braille un giornale comune... credo che questo possa essere un valore aggiunto nella sua vita, se non lo capite non è colpa mia.
E comunque a lui piace stare lì. Non che me l'abbia mai detto apertamente, ma si capisce.
L'unica cosa, forse dovrei mettere una stufa, perché ogni volta che vado a riprenderlo dopo cinque, sei, sette ore... trema come una foglia... anche ad agosto. Deve esserci un freddo terribile là sotto.
Per il resto, lo vedo sereno.
E poi facciamo un piccolo gioco tra noi, visto che trema così tanto gli faccio indossare sempre il maglione con i campanellini che gli ha fatto la nonna, anche d'estate... così passeggiamo allegramente in mezzo a questi trilli che ci fanno compagnia.
Vabbe', si è fatto tardi... spero di dormire bene stanotte, domani sarà una giornata pesante. Speriamo che nessuno mi disturbi.
Ciro, vieni qua che ti porto in un posto bello... No, a papà, non tremare...

mercoledì 17 gennaio 2007

"DISEGNA LA TUA FAMIGLIA"

Mio figlio Ciro ha 4 anni, frequenta la scuola dell'infanzia "Oscar Wylde", sezione D come disgrazia. Oggi all'uscita di scuola era tanto contento, mi ha detto: "Papà, la maestra ci ha chiesto di disegnare la nostra famiglia, questo è il mio disegno... ti piace, papà?"
Ora, povero pupo, mi metto nei suoi panni... mica è facile. Uno di questi giorni ve la racconto, la famiglia di Ciro... e mia.

Guardo il foglio e gli chiedo: "Ciro, a papà, ma dov'è la tua famiglia nel disegno??"

Mi ha risposto: Papà, omissis...